lunedì 4 novembre 2019

RUBRICA "PAROLE IN PILLOLE": ASCOLTO.

“Ascoltare le tue parole mi fa capire tante cose” 
“Se hai bisogno, io sono qui per ascoltarti” 
“ Se mi ascoltassi qualche volta, faresti meno errori” 
“ Ascolta te stesso” 
“Vorrei che per una volta qualcuno mi ascoltasse” 
“Basta! Non ti ascolto più” 
“Non ho bisogno di consigli, solo che mi ascolti” 
“Ascoltami” 
“L’ascolto di quella musica mi riporta indietro nel tempo”
Molti dei nostri problemi nascono, come si capisce da questo elenco di domande relative a casi vissuti e narrati nel corso del lavoro di consulenza, dal fatto che non sappiamo o non vogliamo ascoltare anche quando pretendiamo di comunicare… ma ascoltare è l’inizio della comunicazione e prevede attenzione nei confronti dell’altro. 

Che cosa SI COMUMICA? 

Ascoltare comunica disponibilità, interesse, comprensione, stima, voglia di stare insieme, accudimento dell’altro tanto che nel counseling sentirsi ascoltati dal consulente è già un modo per stare meglio. 
Sapere ascoltare richiede discrezione, pazienza, attenzione e misura. Non interrompere e provare interesse così come dosare i propri interventi. Soprattutto l’ascolto non deve essere distratto, ovvero un ascolto prestato o concesso mentre si è intenti a fare altre cose perché l’ interlocutore potrebbe subirne frustrazione e irritazione: “ Ma mi stai ascoltando ?!” 
Ascoltarsi parlare è diverso dall’ascoltarsi: il primo è l’ascolto narcisistico di chi si autocompiace; il secondo è tipico di chi teme il giudizio degli altri e tenta di autogiudicarsi. Ben diverso è ascoltarsi per entrare in contatto con le proprie emozioni raggiungendo una maggiore consapevolezza: questo è un esercizio utile al raggiungimento dell’equilibrio emotivo di cui avremo modo di parlare. 
Ascoltare il proprio corpo è la forma di ascolto più consapevole, quella che richiede maggiore concentrazione e autocontrollo perché il corpo si fa sentire con disturbi di varia entità che possiamo e dobbiamo percepire nella giusta misura: per alcune persone avere una cefalea è segno di stanchezza, per altre potrebbe essere segno di un tumore al cervello. Sottostimare o sovrastimare un sintomo non serve se non a farci capire che dobbiamo riarmonizzare la comunicazione col nostro corpo.

Ti aspetto, al prossimo appuntamento per alcuni suggerimenti che potrebbero aiutarti a MIGLIORARE LA TUA CAPACITÀ D’ASCOLTO A TUTTI I LIVELLI!

Silvia De Luca counselor
tel. 370.3098866
e-mail: silviajoledeluca@gmail.com

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