lunedì 16 settembre 2019

AMORE ON LINE: LE NUOVE FRONTIERE DEL CORTEGGIAMENTO NELL’ERA DI INTERNET

UN CASO DA RACCONTARE

Non ho provato emozioni e sentimenti, te lo giuro. Mi sono fatto prendere dalle parole e dal fatto che potevo dirle tutto quello che mi porto dentro mentre con te mi sento sempre giudicato! Alla fine è stata solo una storia di sesso. Io amo soltanto te!”
Le parole di Francesco, il protagonista del caso di questa settimana, possono essere pietre, macigni per Loredana, una moglie che improvvisamente si è sentita crollare il mondo addosso. Ma quale mondo?

PARLIAMONE

Oggi partiamo da una reminiscenza letteraria, una di quelle che fanno molto pensare. Carlo Levi, in: Le parole sono pietre (ed.Einaudi)descrive così il dolore di una donna che ha perso suo figlio assassinato dalla mafia : “…le lacrime non sono più lacrime ma parole e le parole sono pietre”.
Le parole, quelle che non utilizziamo quasi più, sempre più contratte e abbozzate, abbreviate per rimandare ogni vero discorso a tempi migliori; quelle che spendiamo sempre meno nella comunicazione reale per paura di essere deprivati del tempo e, quel che è peggio, delle nostre più intime emozioni; le parole che non vogliamo più cercare perché c’impegnano nella cura dei bisogni dell’altro, nella sua comprensione ed individuazione; le parole non dette, appunto, possono diventare in altre circostanze un potente strumento di suggestione e di coinvolgimento ipnotico dell’Altro; ed in generale di colui che custodisce in se stesso un grande bisogno di comunicare.
Perché, in ogni era e ad ogni età, comunicare è stato un bisogno primario che, in Homo Sapiens Sapiens, ha motivato l’evoluzione e ne ha rappresentato la spinta procreativa e rigenerativa. In un saggio intitolato: Sopravvivere all’evoluzione – Adattamento e psiche umana (ed. libreriauniversitaria), lo psicologo psicoterapeuta Mario Papadia afferma che l’evoluzione biologica non è un terminata per l’essere umano, e con essa la selezione naturale, ma afferma anche che l’evoluzione degli esseri umani contemporanei non è più principalmente di ordine biologico perché “…le trasformazioni tecnologiche e culturali predominano e hanno la meglio su quelle biologiche, al punto che vanificano gli effetti della selezione naturale”.
E allora, se Homo Sapiens diventa sempre più sapiens, che fine fa la comunicazione reale a cominciare da quella cellulare, ormonale, emozionale e pulsionale? Che fine fanno la comunicazione finalizzata alla procreazione ed il desiderio?
Per Francesco e Loredana, le parole sono state sempre più sostituite da interminabili silenzi interrotti da intermittenze, suoni allertanti e short message system (SMS), propri di un mondo virtuale in cui le parole vive e piene di desiderio e di fisicità, hanno ceduto il posto a parole vuote e senza corpo.
Di quale mondo stiamo parlando? Del cosiddetto mondo on line, che, con tutti i suoi meriti legati alla velocità d’informazione e di contatto; pone Homo Sapiens Sapiens difronte al grosso limite della comunicazione virtuale, una comunicazione nella quale l’accesso alle emozioni e ai sentimenti è filtrato dallo schermo ed ogni espressione degli stati d’animo finisce col diventare impersonale e “dissociante”, pur nel coinvolgimento reale dei soggetti comunicanti. Non si tratta, dunque, di esperienze fantastiche e navigazioni immaginarie, né di proiezioni della mente, ma di una nuova forma di dialogo e di coinvolgimento emotivo ed affettivo che può condurre, com’è accaduto a Francesco e Loredana, prima al tradimento on line e poi al tradimento reale, il tradimento off line. Fa pensare come il tradimento abbia comportato la compromissione della loro relazione matrimoniale e l’insorgenza di un senso di prostrazione ed abbandono in Francesco che lentamente è scivolato nello IAD (Internet Addiction Disorder) cioè quella dipendenza patologica dalla rete di cui ha parlato per la prima volta Ivan Goldberg, famoso psichiatra statunitense; e abbia condotto, invece, Loredana verso una forma depressiva molto simile alla PTSD (Disturbo Post Traumatico da Stress) che altro non è stata se non la sua reazione reale al tradimento subito, un vero e proprio lutto da elaborare. 
(continua)

Non mancare al prossimo post, quello di lunedì prossimo, in cui troverai un elenco di consigli utili a prevenire la Dipendenza Patologica dalla Rete.
Nel frattempo, puoi riflettere commentare e, soprattutto, farmi domande sul Tema trattato in questo post. Ci servirà a costruire una comunicazione molto efficace!

Silvia De Luca counselor
tel. 370.3098866
e-mail: silviajoledeluca@gmail.com
https://www.kang.it/coaching/psicologia/silvia-counselor

1 commento:

  1. Il virtuale non può surrogare le relazioni. Il confronto senza maschere è necessario. Altrimenti vivremo sdoppiamenti di personalità devastanti

    RispondiElimina

Grazie del tuo contributo!