Francesco e Loredana, i protagonisti del caso che vi ho raccontato la scorsa settimana, e che come ogni volta sono nomi di fantasia per rappresentare il vissuto di persone reali; sono una coppia in stato di disagio che ha avuto il coraggio d’intraprendere un percorso di counseling, prima che il loro disagio degenerasse in una vera e propria psicopatologia: IAD per lui, PTSD per lei, due brutte conseguenze della mancanza di comunicazione reale.
Ecco i miei consigli per cercare di alimentare la comunicazione reale a tutti i livelli:
- Non colpevolizzate l’uso della tecnologia digitale se nella vostra vita di relazione, a qualunque livello, non riuscite ad ascoltare, dialogare, empatizzare: se usata bene e nella giusta misura, questa tecnologia è al vostro servizio per facilitarvi la vita ma non è la vostra vita;
- Sforzatevi d’individuare le ragioni della mancanza di comunicazione reale e chiedete a voi stessi che cosa emerge di voi nel virtuale che viene trattenuto nel reale? E soprattutto perché;
- Non pensate che LA RETE sia un gioco, perché in rete è tutto vero! La rete è comunque un luogo in cui esistiamo ma non allo stesso modo che in un luogo reale;
- Prima di chattare o postare, riflettete per almeno qualche secondo sull’uso delle vostre informazioni visto che le parole, come le immagini, raggiungono persone reali;
- Le parole, nel virtuale come nel reale, hanno delle conseguenze: tenetene conto;
- Selezionate le idee da condividere rispetto agli argomenti che conviene non discutere in ambienti virtuali.
E per finire, ricordate che, nel reale come nel virtuale, rimanere in silenzio non significa non comunicare!
Silvia De Luca counselor
tel. 370.3098866
e-mail: silviajoledeluca@gmail.com
https://www.kang.it/coaching/psicologia/silvia-counselor
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