lunedì 20 gennaio 2020

IL NUOVO PROGRAMMA DI ALBERTO E MARTINA


Dove ci eravamo lasciati ? All’inizio, come alla fine di una storia, resta l’eco delle voci. Il NUOVO PROGRAMMA è come una nuova voce, un nuovo canale attraverso il quale ascoltarsi, dopo aver accettato in modo attivo il cambiamento.
I più sono portati a pensare che quando finisce un amore, finisca anche la storia; nel nostro approccio ai problemi e al disagio correlato; la storia si ridefinisce e i suoi protagonisti conquistano una nuova posizione, un nuovo ruolo proattivo, capace d’influenzare la storia anziché di subirne gli effetti.

Alberto e Martina, durante e dopo la loro separazione, hanno deciso di rimanere vicini nel conflitto ma anche nella gestione del dolore che ha riguardato la loro famiglia; hanno scelto la solidarietà all’egoismo e di ripercorrere le tappe salienti del pezzo di vita fatto insieme non per ricucire un rapporto lacerato ma per crearne uno nuovo, dopo aver scoperto il proprio specifico programma comportamentale, ovvero quell’insieme di atteggiamenti e comportamenti che erano stati  presumibilmente l’origine della crisi.
Siamo abituati da secoli di evoluzione a ritenere che il nostro comportamento sia dettato più da condizionamenti culturali e sociali che da impulsi naturali; che le scelte siano più influenzate da ciò che conosciamo che non da ciò che non conosciamo di noi stessi.

Nella genesi della coppia di Alberto e Martina l’impulso creatore iniziale è stato quello della “fuga” per la conquista della libertà rispetto ad una famiglia patriarcale e condizionante per lo sviluppo della loro personalità: nulla di più giusto e naturale ma anche nulla di più gratificante ed evolutivamente importante, visto che li ha condotti a diventare i genitori di Maddalena. Il seguito della loro storia è stato a fasi alterne quello tipico di un amore postadolescenziale, un amore più centrato su se stessi e sulla propria identificazione che sull’altro e sulla sua persona.
Un percorso di consapevolezza evolutiva, dunque, più che di demolizione regressiva in cui è stato bello riconquistarsi alla luce del presente, anziché perdersi all’ombra del passato; ed è stato bello finanche piangere se le lacrime erano necessarie per una vera e definitiva liberazione.

Oggi Alberto e Martina conducono Maddalena per mano e a guardarli bene nessuno direbbe che sono GENITORI SEPARATI.

Non mancare Lunedì al prossimo post in cui ritroveremo Stefania e il suo conflitto adolescenziale con la madre  in corso di riprogrammazione. Scopriremo in che modo il counseling la sta aiutando ad elaborare un nuovo programma comportamentale nella relazione intima con la sua mamma.
Nel frattempo, puoi riflettere commentare e soprattutto farmi domande sul tema trattato in questo post. Ci servirà a costruire una comunicazione più efficace!

Silvia De Luca counselor
tel. 370.3098866
e-mail: silviajoledeluca@gmail.com

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